Accademia di Musica, il Trio Boccherini esplora il Trio d’Archi

La Stagione concertistica Ascolti 2025/26 della Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo ospiterà il Trio Boccherini martedì 4 novembre. Il gruppo, formato da Suyeon Kang (violino), Vicki Powell (viola) e Paolo Bonomini (violoncello), è noto a livello internazionale per la dedizione alla riscoperta del repertorio per trio d’archi.

L’evento, intitolato “Tra passato e futuro”, propone una selezione di brani che tocca due periodi cruciali per questa formazione da camera: il classicismo e la rinascita novecentesca. Il concerto sarà preceduto, alle 20:00, dall’incontro “Inseguire le note” curato dal direttore artistico Claudio Voghera, una guida all’ascolto per orientarsi nel programma.

Il fulcro della serata è rappresentato da tre compositori, due dei quali condividono il cognome e un legame di parentela:

  1. Ludwig van Beethoven: Di lui verrà eseguito uno dei trii, opere che, come sottolinea il M° Voghera, segnarono l’apice di questa formazione a cavallo tra Settecento e Ottocento. Il trio d’archi, pur messo in ombra dal quartetto per le sue limitate possibilità contrappuntistiche, resta un banco di prova significativo per i compositori, costretti a ottenere il massimo da tre sole voci.
  2. László Weiner: Compositore ungherese (1916-1944) la cui promettente carriera fu tragicamente interrotta dalle persecuzioni naziste. La sua musica, sebbene poco conosciuta, è un esempio del rinnovato interesse per il trio d’archi nel Novecento, un’epoca in cui maestri come Schoenberg e Kodály diedero nuovo impulso al genere.
  3. Leó Weiner: Zio di László, (1885-1960), fu un’altra figura di spicco della musica ungherese, noto sia come compositore che come pedagogo. La presenza dei due Weiner in programma offre una prospettiva interessante su come le influenze musicali e personali abbiano plasmato il repertorio del XX secolo in Ungheria, in un periodo storico complesso.

L’impegno del Trio Boccherini non è solo nell’esecuzione, ma nella “riscoperta di un vero e proprio tesoro di oltre cinquecento brani” per trio d’archi, un lavoro che la critica ha spesso lodato per la “gamma variegata di colori ed espressione musicale” che i tre musicisti, provenienti da tre continenti diversi ma con una solida formazione europea, riescono a infondere nelle loro interpretazioni. Un loro disco di trii beethoveniani è stato anche nominato per il prestigioso “Preis Der deutschen Schallplattenkritik”.

L’appuntamento di Pinerolo si presenta quindi come un’occasione pacata ma preziosa per approfondire una porzione di repertorio spesso trascurata, affidata a interpreti che ne hanno fatto una missione.

Tutti i dettagli della rassegna concertistica 2025/2026 visitate il nostro articolo: https://www.groovin.eu/2025/09/10/ascolti-da-ottobre-la-stagione-2025-26-dellaccademia-di-musica/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Groovin'